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Selfie senza filtri
Racconti
pp. 230
ISBN: 9788899291617
Selfie senza filtri è una raccolta di racconti contemporanei scritti senza freno, nudi, crudi, ritratti di una generazione fragile. Una carrellata di istantanee sulla nostra società instabile, prima fotografata e poi rubata nelle sue maniacalità più contraddittorie. Le storie passano dalle più libere identità sessuali ai desideri più ossessivi (social, tecnologici, animali).
Selfie ininterrotti di personaggi compulsivi si animano tra le strade, sulla neve, dentro casa, nei bagni, sui balconi, mentre si fa l’amore, mentre non si parla o si parla troppo.
Storie d’amore, di odio, di sogni e compromessi.
Il libro contiene trenta racconti per chi ha voglia di non avere filtri, di sbirciare nelle intimità quotidiane di realtà emotivamente scosse, di passare dal drammatico al comico e a un po’ di poesia.
E poi ci sono quelle storie che spazzano via la superficialità e il dolore per far entrare quella cosa lì, meravigliosa, che si chiama leggerezza.
Mentre tutto cambia
Racconti
pp. 170
ISBN: 97888992916xx
Roma, Berlino, Vienna, Shangai, Napoli, Bangalore, aeroporti e stazioni dei treni. Luoghi di passaggio. Luoghi in cui restare. Distanze geografiche, prossimità interiori, uomini e donne che danzano a tempo la stessa musica, ognuno nella propria stanza. E un’intimità che annulla spazi, che azzera diversità, intreccia identità e storie e le rende figlie del nostro stesso tempo.
Trentasei racconti come sassate in uno stagno. Autoironia e provocazione, smarrimento e consapevolezza, a comporre un mosaico di vite in costante movimento.
Gurda che me ne vado
Racconti
pp. 170
ISBN: 97888992916xx
Famiglie deflagrate e desolati interni quotidiani nel cuore di uno scenario urbano iperrealistico.
C’è chi fissa la televisione e chi non sa nemmeno chi è Paolo Limiti. Gente che si inventa un nome si inventa storie. Uomini che se ne vanno, donne che restano e ingombrano. Persone che stanno per dire tiamo o il suo contrario e che incessantemente si chiedono cosa caspita significhi.
L’infanzia che si riaffaccia urgente come unica possibile libertà. Poi c’è il tempo della malattia e di una morte scampata. L’amore di oggi e quello di ieri. I non lo so. Una, due fughe all’estero. E infine un saluto. Una promessa. Un approdo. Perché la ricerca di sé si plachi un momento. Per poi ricominciare scalmanandosi ancora in uno stile febbrile come le vite frettolose che racconta senza fretta.
Rimane un io narrante dissestato ma vigile. Al punto da minacciare continuamente la diserzione.
Look, I’m leaving
Racconti
pp. 170
ISBN: 978889709265xx
Shattered families and bleak everyday interiors at the heart of a hyper-realistic urban scenario. There are people who make up names and stories for themselves. Men who leave, fathers who leave, women who leave, women who stay and get in the way. People who are about to say
I love you or the opposite and who incessantly ask themselves what in the world it means. Today’s love and that of tomorrow. The “I don’t knows.” One, two escapes abroad. And ultimately a greeting. A promise. A docking. So that the search for oneself calms down for a moment, only to start up once more, working itself up again in a feverish stile like the frenetic lives that the author narrates without haste.
Dovevo dirtelo
Racconti
pp. 230
ISBN: 97888970926500
Camere da letto, ristoranti, sale d’attesa e aeroporti, mine vaganti pronte a esplodere da un momento all’altro.
Più di trenta racconti affilati e penetranti, permeati da una società informe e sfaccettata dove i personaggi, mossi dalla necessità di mettersi a nudo, portano il lettore a fare un viaggio pindarico e mozza fiato tra i desideri, le fantasie e gli sgomenti del vivere oggi. Intimi, sinceri, incontrollati, esilaranti e capricciosi, racconti che spezzano il silenzio e smascherano la superficialità che ci circonda.
Racconti che sembrano quasi un invito a cogliere l’attimo, ci ricordano della mutevolezza e dell’imprevedibilità dei sentimenti umani ma c’è anche l’altra faccia della medaglia, il gusto della provocazione, il racconto erotico in cui ogni parola è scelta per raccontare la passione, le riflessioni sulla politica e sulla società offerte sempre in tono semiserio, in un flusso di informazioni che riesce a far riflettere tutti, indipendentemente dal proprio orientamento politico.
Storie che spesso si prestano ad interpretazioni teatrali, quasi fossero stati pensati per essere messi in scena. Del resto il racconto della vita, che l’autrice ha così sapientemente sviluppato, è una grande opera teatrale da vivere ogni giorno.